mercoledì 25 marzo 2009

Banche, Marcegaglia preme:«Ora non hanno più alibi»

«Davanti a un rifiuto non motivato, ci sarà la capacità di intervenire». Tremonti: «Vigilare anche sui tassi»

ROMA - Ora le banche «non hanno più alibi». Parola del presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, che, nella conferenza stampa in occasione della seconda giornata del Liquidity day, evidenzia come, grazie agli strumenti messi in campo dal governo, Tremonti bond e ampliamento del fondo di garanzia, «si può fare una guerra forte alla riduzione del credito», perché «dove ci dovesse essere un rifiuto non motivato, ci sarà la capacità e la volontà di intervenire».

VIGILARE SUI TASSI - Gli osservatori sul credito presso le prefetture vigileranno, tra l'altro anche sui tassi di interesse praticati per i prestiti dalle banche. E Confindustria «conta di avere un ruolo attivo in questi tavoli», ha aggiunto Marcegaglia. «Siamo in experimentum» ha detto in proposito il ministro dell'Economia Giulio Tremonti. «Gli osservatori sono presìdi territoriali che dovranno verificare, tra l'altro, anche l'erogazione del credito che avviene su presupposti che si basano anche sui tassi interesse. Si è fatta tanta polemica inutile, esagerata sugli osservatori». L’operazione sul credito da parte di Cassa depositi e prestiti e Sace apre una linea di liquidità a favore delle imprese di 20-30 miliardi di euro. Attraverso i Tremonti bond saranno messi a disposizione delle banche «10-12 miliardi di euro. È sbagliato», spiega il ministro, «il ragonamento fatto da alcuni in Europa secondo il quale"applicando una leva di uno a 15 possiamo dire che ci sono interventi per 150 miliardi».

LA CRISI - Tremonti ha ricordato poi che in Europa per ora sono stati 35 i salvataggi bancari con soldi pubblici, mentre «da noi non è così». Inoltre, riferendosi sempre agli altri Paesi dell'Ue, ha aggiunto: «Un conto sono gli interventi annunciati e un conto sono quelli fatti».

FONDO DI GARANZIA- Intanto il fondo di garanzia per le piccole medie imprese avrà un rifinanziamento «molto robusto» passando da 400 milioni iniziali a 1,615 miliardi. Lo ha reso noto il consigliere del Tesoro, Vincenzo Fortunato, che ha anche annunciato che Tremonti potrebbe firmare un decreto che estende alle piccole e media imprese (Pmi) la garanzia di ultima istanza dello Stato. Mentre per quanto riguarda il fondo per le Pmi è già stato presentato un emendamento del relatore al decreto incentivi. «Il 9 aprile entrerà in vigore il decreto legge che allarga anche all'artigianato il fondo per le Pmi. Lo stesso giorno entrerà in vigore il decreto attuativo», ha detto il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio ScajolaI Il rifinanziamento dovrebbe quindi essere attivo subito dopo l'approvazione del decreto.
Fonte:www.corriere.it
25 marzo 2009

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