Psicologi spiegano come relazionarsi con i propri figli all'interno del popolare social network.
Imparare a conoscere Facebook al fine di utilizzarlo nel modo corretto per relazionarsi con i propri figli, ma anche per insegnare loro a valorizzare al meglio la propria reputazione online. È questo lo scopo di un corso gratuito di psicologia offerto dalla Stanford University a tutti i genitori che desiderano avvicinarsi ai propri ragazzi utilizzando anche i più moderni strumenti di interazione sociale, ma che al tempo stesso non vogliono che questo possa in qualche modo indisporre i figli e portarli invece a una chiusura.
L'AMICO INDESIDERATO - Cosa succede infatti quando anche mamma e papà decidono di entrare nella rete di Facebook e «offrono amicizia» ai propri figli adolescenti? Le possibilità sono diverse: c'è chi accoglie senza problemi la richiesta, ma è più probabile che l'invito venga rifiutato o accettato con riserva, ossia consentendo al genitore di visualizzare solo parte di ciò che è contenuto sulle pagine del proprio profilo. Perché avere anche mamma tra gli amici del social network è un po' come lasciarle spiare il diario segreto, o farla partecipare alle più intime conversazioni con gli amici: impensabile.
IL CORSO – Come spiegato dal dottor BJ Fogg e dalla dottoressa Linda Phillips, cui è affidata la gestione di Facebook for parents , «Essere un genitore responsabile significa essere consapevole di ciò che i tuoi figli stanno facendo», ma questo non vuol dire spiarli o invadere prepotentemente il loro spazio. Sulle pagine del sito web del corso (aperto a tutti ma pensato principalmente per chi ha figli minorenni) sono state pubblicate alcune regole base di comportamento e, durante le lezioni, gli psicologi forniranno tutte le informazioni utili a non farsi sbattere la porta in faccia. A cominciare dall'assunto che è giusto diventare amici dei propri figli per sapere chi «frequentano», ma che per fare ciò non è necessario esagerare: vietato quindi diventare amici degli amici dei pargoli allo scopo di controllare meglio quel che dicono o fanno. Perché l'essere accolti tra gli amici dei figli – ancorché solo all'interno di un ambiente virtuale – non deve essere considerato un'occasione per spiarne i segreti, ma una possibilità per rafforzare e migliorare i rapporti e magari restringere un po' il divario generazionale. Il corso inizia il 19 febbraio 2009, ma a quanto pare i posti disponibili sono già tutti esauriti.
Alessandra Carboni
Fonte: http://www.corriere.it/
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