mercoledì 6 maggio 2009

Parmalat, processo Ciappazzi.Unicredit riconosciuto responsabile civile.

Il Tribunale ha ammesso anche la costituzione dei risparmiatori truffati dai bond Parmalat quali parti civili del giudizio.

di Silvio Marvisi

Nel filone delle acque minerali Ciappazzi del processo al crac Parmalat il tribunale ha deciso di ammettere le parti civili all’e ventuale richiesta danni rigettandone solo alcune all’interno di un gruppo di Treviso su cui sarebbero stati riscontrati errori oggettivi. Intanto sono stati definiti i responsabili civili che in caso di condanna potrebbero essere chiamati a rispondere del danno.

Nelle scorse udienze erano piovute sul collegio giudicante le richieste di verifica da parte dei difensori degli imputati riguardo le procure depositate dagli avvocati che rappresentano i risparmiatori frodati nel crac del secolo. I giudici avevano preso tempo per analizzare i documenti rinviando la decisione all’udienza di oggi. In una ventina di pagine sono esposti tutti i motivi per cui sono state respinte tutte le eccezioni mosse tranne per tre persone che verranno quindi escluse dalla possibilità di chiedere i danni.

L’accusa era che sarebbero risultati mancanti le firme dei risparmiatori frodati, in qualche caso invece sarebbe mancata la sigla dell’avvocato difensore e ancora la firma del notaio che avrebbe suggellato l’atto. Le accuse mosse si sarebbero però basate sui documenti visualizzati direttamente dai dvd in cui sono contenuti tutti gli atti del procedimento in corso. Il personale del tribunale si è quindi dovuto accollare il difficile compito di verificare ogni procura, sono circa 35mila quelle pervenute a Parma per il processo Ciappazzi, e di analizzarne la veridicità e la completezza delle stesse. Se la copia informatica ha dato responso negativo riguardo all’integrità degli atti, qualche pagina sarebbe stata omessa dalla scansione automatizzata, l’analisi degli originali su supporto cartaceo ha convalidato ogni documento presentato fino a questo momento ad eccezione di quattro. Altrettante persone facenti parte di gruppo di risparmiatori frodati radunati da un avvocato di Treviso sono state quindi estromesse dal processo come parte civile.

E’ invece stata esclusa dalle parti civili anche Adusbef, come già accaduto in passato in altri filone del processo in corso a Parma, in quanto “lo statuto Adusbef – come recita l’ordinanza letta in aula – non consente di individuare come sua finalità prevalente quella della tutela del risparmio”. Fra le finalità dell’a ssociazione vi sarebbero inserite a statuto diverse altre funzioni ma, come segnalato dai difensori degli imputati e dei responsabili civili, quella della salvaguardai del risparmio non sarebbe preminente, eventualità concordata anche dai giudici.

Nella stessa udienza sono stati determinati i responsabili civili in Unicredit spa, Unicredit Corporate Banking, Unicredit Banco di Roma spa e Unicredit Medio Credito Centrale dopo l’esclusione di Banco di Sicilia spa, Capitalia spa e Banca di Roma spa. Dopo una nuova serie di eccezioni che il tribunale prenderà in esame a partire dalla prossima udienza, il rinvio è stato fissato per il 28 aprile prossimo. Dopo un lungo periodo in cui il processo è rimasto dormiente, perlopiù documentale che potrebbe chiudersi in poche udienze, a partire dalle prossime date si potrebbe assistere a una considerevole accelerazione dei lavori fino alla sentenza che potrebbe arrivare già entro la fine dell’anno.

Fonte:http://parma.repubblica.it/dettaglio/parmalat-ciappazzi:-ammesse-parti-civili/1621256?edizione=EdRegionale

Elenco blog