mercoledì 15 aprile 2009

La Rai bacchetta Santoro e sospende Vauro.

La Rai bacchetta Santoro e sospende Vauro per la vignetta sul terremoto
Vespa all'attacco: le sue condizioni sono da privilegiato
La replica: rifaccia l'esame da giornalista

ROMA (15 aprile) - Il direttore generale della Rai, Mauro Masi, bacchetta Michele Santoro e sospende Vauro per la trasmissione di Annozero dedicata al terrermoto. Una puntata andata in onda giovedì scorso che ha scatenato una bufera di polemiche.

Il direttore generale della tv pubblica ha chiesto a Santoro che «sin dalla prossima puntata» di Annozero «siano attivati i necessari e doverosi riequilibri informativi specificatamente in ordine ai servizi andati in onda dall'Abruzzo» ma non al dibattito in studio di giovedì scorso.

Masi lo ha chiesto in una lettera inviata allo stesso Santoro e ai direttori del Tg3, Antonio Di Bella e di Raidue, Antonio Marano. Nella lettera è stata anche valutata «gravemente lesiva dei sentimenti di pietà dei defunti e in contrasto con i doveri e la missione del servizio pubblico la vignetta di Vauro Senesi "Aumento delle cubature. Dei cimiteri"». Di qui la decisione di sospendere il vignettista.

Bruno Vespa attacca. In una lettera inviata a Giorgio Dell'Arti, autore e conduttore del programma di Radiouno Ultime da Babele Bruno Vespa definisce «le condizioni di Santoro in Rai di assoluto privilegio». «Se io avessi fatto programmi come i suoi da molto tempo avrei dovuto abbandonare la Rai», ha aggiunto il giornalista. «Santoro in Rai - ha scritto Vespa nella lettera - risponde al direttore generale, mentre io rispondo al direttore di rete. Lui ha tutta la redazione con contratto giornalistico che ai miei non viene riconosciuto: tanto è vero che quando fanno causa alla Rai la vincono proprio per il confronto con la redazione di Santoro. Infine, quando io fui epurato dalla Rai, mi fu ridotto lo stipendio, mentre Santoro ha beneficiato di un risarcimento di milioni di euro».

La replica di Santoro. Dal sito di Annozero Santoro replica con un "Vaf" (Valutazioni a freddo) a Vespa invitato a confrontarsi con la redazione del programma senza dimenticare di portare il suo contratto. «Dopo Fini, Berlusconi, Gasparri, Cicchitto, Carra e Merlo - si legge nel messaggio pubblicato sul sito di Annozero - non poteva mancare Bruno Vespa. Comprendiamo le ragioni per le quali al conduttore di Porta a Porta converrebbe che Annozero non esistesse. Ma noi siamo per il libero mercato. Se dovessimo inoltre giudicare la sua qualità giornalistica dalle false notizie e dalle considerazioni infondate che fa sui contratti in vigore nella nostra redazione - prosegue la nota - dovremmo dedurne che deve rifare l'esame. Invece continuiamo ad avere un certo rispetto delle sue capacità e lo invitiamo a venire da noi con i suoi redattori, in modo che ci possa essere un amichevole confronto sulle rispettive posizioni e sulla realtà delle cose».

«Mi spiace che Michele Santoro - ha risposto di nuovo Vespa - abbia preso per un attacco quella che era la semplice precisazione ad una inesattezza emersa in una trasmissione radiofonica della Rai. Santoro - sottolinea - ricorderà che io sono stato sempre contrario al suo allontanamento dalla Rai e lo sono tuttora. Questo non toglie che quanto ho scritto nella mia lettera di oggi a Giorgio Dell'Arti sia vero dalla prima all'ultima parola. Per quanto riguarda il mio contratto con la Rai è l'unico nella storia dell'azienda reso pubblico fin nei dettagli».

Franceschini. «Quella è una trasmissione che a me non piace molto. Ci sono troppe persone che pensano di avere la verità in tasca sempre e comunque ma non è che le cose che non piacciono possono essere censurate», ha commentato, prima della decisione del vertice Rai, il segretario del Pd, Dario Franceschini. «Le critiche - ha aggiunto Franceschini - sono legittime e in parte condivisibili ma non possono originare provvedimenti sanzionatori. Va rispettata fino in fondo la totale libertà dei giornalisti di raccontare i fatti».

Fonte:http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=54553&sez=HOME_INITALIA

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