lunedì 16 marzo 2009

Bossi: «Le piccole imprese vanno aiutate»

Il ministro: «Il rischio è la chiusura di molte fabbriche». Berlusconi: «Sì ai suggerimenti ma si rispettino i conti»

ROMA - Bossi appoggia apertamente le richieste degli industriali e anche Berlusconi mostra un'apertura, anche se condizionata al rispetto dei conti pubblici. Il Senatùr, conversando con i giornalisti a Montecitorio, rilancia l'appello di Emma Marcegaglia. Il presidente di Confindustria chiede «soldi veri» per combattere la crisi economica? Secondo il ministro delle Riforme, va ascoltata. «Le piccole imprese devono essere aiutate - dice Bossi - perché se non si investe» in questo segmento «chiudono molte fabbriche». Dichiarazioni, quelle di Bossi, che arrivano alla vigilia dell'incontro tra il premier e la Marcegaglia. E sulla specifica questione, il leader della Lega passa la palla proprio al presidente del Consiglio: «Vedremo cosa diranno Berlusconi e Tremonti».

BERLUSCONI: «SI' AI SUGGERIMENTI» - Anche Silvio Berlusconi ha mostrato un'apertura: «Il governo è aperto a cogliere tutti i suggerimenti che vengono dagli operatori sempre ove il bilancio ne dia la possibiltà». Il premier ha risposto cosìa proposito dell'incontro di martedì con il presidente degli industriali Emma Marcegaglia, definito dallo stesso premier «uno dei tanti incontri tra governo e chi è in trincea»

ENTI LOCALI - Bossi aveva anche espresso il proprio apprezzamento per la mozione di Dario Franceschini (Pd) sulla finanza degli enti locali. «Ci sono degli elementi buoni - afferma - ma va rispettato anche il patto europeo: figurati Tremonti, non vorrà certo essere richiamato dall'Europa». In proposito, il ministro aggiunge: «Stiamo lavorando a una nostra mozione che presenteremo nei prossimi giorni».

IMMIGRATI - Il leader leghista si è poi soffermato a parlare anche del pacchetto sicurezza, affermando che a suo avviso i medici non denunceranno gli immigrati irregolari che ricorreranno alle cure mediche (così come previsto da un emendamento della Lega). «Vedrete che non lo faranno», dice a chi gli chiede un commento sulla presa di posizione di Gianfranco Fini sulla materia (il presidente della Camera, nei giorni scorsi, aveva criticato la norma). «I medici - aggiunge Bossi - si appelleranno al fatto che sono una casta superiore agli altri uomini, c’è scritto nel giuramento di Ippocrate: i medici salvano amici e nemici».
Fonte:www.corriere.it

16 marzo 2009

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