il ministro: «norma redatta quando ancora non era stata sospesa la nutrizione»
Il provvedimento al Senato. Pdl, Udc e Lega per il sì. Veltroni: «Io voto no, ma nel Pd libertà di coscienza»
Il presidente del Senato Renato Schifani (Inside)ROMA - Il disegno di legge varato dal governo per Eluana Englaro sarà corretto nel passaggio in cui si vieta la sospensione della nutrizione. Ad annunciarlo è stato il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, prima della riunione della commissione Sanità del Senato dedicata al ddl. Dal momento che il testo è stato scritto quando Eluana era ancora alimentata con un sondino, «lo correggeremo in modo da applicarlo a questo caso e agli altri casi come il suo», ha detto Sacconi. «Si deve fare di tutto per salvare Eluana» ha aggiunto il ministro, rilevando che, oltre al percorso legislativo avviato dal governo, c'è una parallela azione di verifica della correttezza delle procedure che vengono seguite per Eluana. Sulla clinica di Udine c'è «un problema formale, a mio avviso evidente, tanto che non potevamo non sollecitare un intervento delle autorità», ha spiegato. Per Sacconi, «c'è una palese situazione illegale». L'ITER - Il voto sul disegno di legge al Senato è previsto per martedì mattina tra le 8,30 e le 9,30. «È questa l'intesa sulle procedure e sui tempi che abbiamo raggiunto» ha spiegato il capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri, aggiungendo che l'aula del Senato inizierà ad esaminare il provvedimento con la seduta di lunedì sera alle 19, «dopo aver avuto il parere delle commissioni Affari Costituzionali e Sanità». Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, intanto ha già convocato la conferenza dei capigruppo di Montecitorio per le ore 17 per la calendarizzazione del provvedimento. Nel frattempo però il disegno di legge ha creato una forte spaccatura non solo tra maggioranza e opposizione, manche all'interno degli stessi gruppi.
LE POSIZIONI - Nel merito del provvedimento, la maggioranza (Pdl+Lega) appare sostanzialmente compatta (il governo potrebbe comunque decidere di porre la fiducia), l'Udc si unisce al sì al ddl, mentre l'Idv lascerà libertà di coscienza. Anche il Pd lascia la decisione ai gruppi, ma i singoli annunciano il loro voto. «Io voterò no al ddl con assoluta convinzione, perché ritengo che su materie così delicate né lo Stato né la politica debbano intervenire» annuncia il segretario, Walter Veltroni. «Questo non è un disegno di legge sul testamento biologico ma si parla di un caso - dice Veltroni - su cui lo Stato interviene senza tener conto della scelta dei genitori e delle sentenze che sono state emesse». Ancora più duro Ignazio Marino, medico e capogruppo del Pd in commissione Sanità: «Questa è una legge ridicola e spero che il suo contenuto non venga tradotto in inglese perchè è risibile dal punto di vista scientifico. Potevano almeno cercare un consulente scientifico per scriverla e poi è anticostituzionale». A questo proposito Marino fa un esempio: «Se io fossi paralizzato dal collo in giù, in base a ciò che è scritto nella legge se anche dicessi, muovendo le labbra, che non voglio essere alimentato, il medico sarebbe obbligato a portarmi in sala operatoria, squarciarmi la pancia, infilarmi un tubo e nutrirmi contro la mia volontà». Secondo Anna Finocchiaro, capogruppo Pd al Senato, «siamo a una svolta: dopo questo voto niente sarà più come prima».I RADICALI - «A nostro giudizio il disegno di legge sulla vicenda Englaro è incostituzionale. Per questo presentiamo al Senato tre pregiudiziali di costituzionalità» spiega a Radio Radicale, Emma Bonino. «Il testo - sottolinea la Bonino - dice che "in attesa dell'approvazione di una legge organica", che è evidente che dopo l'approvazione di questo testo non interesserà più nessuno, si impedisce di interrompere idratazione ed alimentazione a chiunque non sia in grado di provvedere a se stesso. Pensiamo a Welby, per esempio. È una legge che condanna tutti, tutti, a stare appesi ad un sondino per sempre. È un testo che viene sottoposto ad un Parlamento addomesticato e ricattato dal pietismo televisivo». Per questo motivo i radicali presenteranno oltre 1500 emendamenti al testo: «Li stiamo mettendo a punto - spiega la senatrice Donatella Poretti - e li presenteremo sia in commissione Sanità che in aula. Sono emendamenti di merito che capovolgono il senso del provvedimento». ITALIA DEI VALORI - Antonio Di Pietro ha deciso per il «no». Il leader dell'Italia dei lavori annuncia però che i parlamentari dell'Idv avranno libertà di coscienza. «Tuttavia - ha aggiunto Di Pietro - li ho sentiti uno per uno e mi risulta che sette voteranno per dire no al provvedimento, due si asterranno e uno voterà a favore».
Fonte: www.corriere.it
Due arresti e una denuncia Operazioni dei Carabinieri a Furnari, Messina e
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effettua...
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